Giurista e storico italiano. Fu docente di Diritto ecclesiastico nelle
università di Sassari, Bologna, Milano e Roma. Da una fase giovanile di
orientamento teorico giuridico-formalistico, passò in seguito
all'accentuazione del valore relativo dei concetti giuridici e del loro
necessario adeguamento alla situazione storica contingente. Nell'ambito
specifico del diritto ecclesiastico si sforzò di conferire alla ricerca
un carattere di rigorosa dottrina giuridica, autonoma dal diritto statuale e da
quello canonico. Accademico dei Lincei, collaboratore di periodici ("Il Mondo",
"Il Ponte", "La Stampa"), fu anche scrittore di storia e di politica,
interessandosi in particolare del giansenismo e dei rapporti fra Chiesa e Stato.
Tra le sue numerose opere ricordiamo:
Stato e Chiesa negli scrittori politici
italiani del Seicento e del Settecento (1914),
L'amministrazione
ecclesiastica (1916),
Il giansenismo in Italia (1928),
Elementi di
diritto ecclesiastico (1934),
La crisi dello Stato moderno (1954),
Chiesa e Stato in Italia dal Risorgimento ad oggi (1955),
Pagine
sparse di diritto e storiografia (1957),
Società civile e
società religiosa (1958),
I problemi pratici della
libertà (1961) (Roma 1891-1981).